IL DIRITTO DI MORIRE
(trad.C .Izzo)
Non mi quadra quella vecchia storia
Che ci fa padroni del nostro destino
E non della vita ,da tenere o rifiutare
Secondo che vogliamo;non posso ,non voglio pensare
Che gli uomini,i vermi sagaci,che fanno schemi e piani
E calcoli e progetti con tanta sottigliezza,
siano così balordi da non sapere
quando hanno vissuto abbastanza.
Gli uomini non vagheggiano la morte
Quando vi sono ancora dolcezze da gustare nella vita.
Né insisterà a vivere il valoroso ,quando,
profondamente ebbro di vita,abbia raggiunto la feccia,
e sappia che ora rimane soltanto l’amaro.
Vile è colui che ,vinto in questa,
tema i falsi folletti d’un’altra vita.
Io onoro colui che ,molto tormentato,
beve dolce coraggio sino ad andarsene…
poi afferrando la morte riluttante per mano,
salta con lei ,impavido,nella pace eterna!
(Paul Laurence Dunbar 1872-1906)